Le gomme piene

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Quante volte abbiamo inforcato la bici per poi renderci conto che una gomma era sgonfia? L’incubo dei ciclisti è sempre in agguato: che siano piccole forature che non si rivelano subito, danni alle valvole, o semplice perdita d’aria per prolungata inattività, tocca sporcarsi le mani e perdere tempo proprio quando non è il momento (cioè quasi sempre).

Tra i vari metodi per ovviare a questo problema ho voluto testare le cosiddette gomme piene che non necessitano di alcun gonfiaggio e permettono di lasciare a casa camere d’aria di riserva e attrezzi vari.

Dopo accurata indagine di mercato ho scelto gli pneumatici della Tannus disponibili in più formati e in quattro diversi colori: nero, azzurro, rosso e avorio (quest’ultimo il più economico).

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Il montaggio sul cerchione della bici è piuttosto laborioso (ma si fa una volta sola) e prevede i seguenti passi:

  • Rimozione del precedente pneumatico e della nastratura
  • Scelta delle linguette che sono contenute nella confezione in tre colori e dimensioni diverse. Quelle giuste sono quelle che si incastrano perfettamente nella gola del cerchione (nel mio caso quelle nere)
  • Inserimento delle linguette negli appositi alloggiamenti del rim (la parte dello pneumatico che sarà contenuta nella gola del cerchione e quindi invisibile una volta effettuato il montaggio)
  • Montaggio della gomma sul cerchione aiutandosi con opportune fascette da elettricista
  • Pressione con lo strumento apposito sulla parte sporgente di ogni singola linguetta fino a farla incastrare perfettamente nella gola (si produce un evidente click)

Sebbene abbia sentito giudizi negativi su questo tipo di gomme le mie sensazioni sono state positive.

Il peso dello neumatico è di 635 g contro i circa 435 g di uno schwalbe marathon plus cui aggiungere il peso della camera d’aria ed eventualmente degli attrezzi e ricambi. Il momento d’inerzia della ruota rimane quindi più o meno inalterato.

Su asfalto la sensazione è quella di avere delle gomme più veloci quasi indistinguibili da quelle tradizionali anche quando si attraversano i binari del tram o si superano piccoli avvallamenti o crepe dell’asfalto.

Sui san pietrini e sullo sterrato invece il confort è decisamente inferiore per la minore deformabilità della gomma.

Ottima la durata che è garantita per 6000 km ma estensibile tranquillamente fino a 10000.

In definitiva consiglio questo tipo di gomme su city-bike per un uso cittadino prevalentemente su asfalto o su bici da corsa, mentre non sono adatte secondo me per trekking/gravel (pur esistendo delle versioni per tali usi).

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