Durante l’iniziativa ci sarà anche un 𝐢𝐧𝐟𝐨 𝐩𝐨𝐢𝐧𝐭 con materiale divulgativo e sarà fatta comunicazione sull’importanza dell’istituzione delle 𝐂𝐢𝐭𝐭𝐚̀𝟑𝟎 in tutti i comuni italiani.

Inoltre si parlerà con le cittadine e i cittadini per sensibilizzare sulla necessità di una diminuzione della 𝐯𝐞𝐥𝐨𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐦𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐚 𝟑𝟎𝐊𝐦/𝐡 in tutte strade del territorio capitolino (che non siano strade urbane a scorrimento “veloce”), permettendo in tal modo una drastica diminuzione delle vittime da incidentalità stradale.

Si evidenzierà l’𝐞𝐯𝐢𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐢 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐝𝐚, in particolare quelle di pedoni e ciclisti travolti e uccisi, il più delle volte mentre attraversano su strisce pedonali o transitano su strade consentite.

𝟐𝟑 (𝐕𝐄𝐍𝐓𝐈𝐓𝐑𝐄) 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐞 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐢 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐝𝐞 𝐝𝐢 𝐑𝐨𝐦𝐚 𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐧𝐧𝐨. 𝟖 (𝐎𝐓𝐓𝐎) 𝐞𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐞𝐝𝐨𝐧𝐢, 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐝𝐚 𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐜𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐮𝐥 𝐦𝐚𝐫𝐜𝐢𝐚𝐩𝐢𝐞𝐝𝐞.

𝐒𝐚𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐪𝐮𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐝𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐝𝐢𝐫𝐞 #𝐛𝐚𝐬𝐭𝐚𝐦𝐨𝐫𝐭𝐢𝐧𝐬𝐭𝐫𝐚𝐝𝐚 , 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 #𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀𝟑𝟎𝐬𝐮𝐛𝐢𝐭𝐨

𝑁𝑒𝑙 𝑙𝑢𝑜𝑔𝑜 𝑠𝑐𝑒𝑙𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑠𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑟𝑜𝑚𝑎𝑛𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒𝑐𝑖𝑝𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑒̀ 𝑎𝑣𝑣𝑒𝑛𝑢𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑡𝑟𝑎𝑔𝑖𝑐𝑜 𝑒𝑑 𝑒𝑣𝑖𝑡𝑎𝑏𝑖𝑙𝑒 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑠𝑡𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑚𝑜𝑟𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑆𝑎𝑖𝑑 𝐴𝑏𝑑𝑒𝑙 𝑀𝑎𝑙𝑎𝑘 𝑆𝑎𝑎𝑑 𝑆ℎ𝑎𝑤𝑘𝑦, 𝑓𝑖𝑜𝑟𝑎𝑖𝑜 𝑡𝑟𝑎𝑣𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑢𝑐𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛’𝑎𝑢𝑡𝑜𝑚𝑜𝑏𝑖𝑙𝑒 𝑙𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜 29 𝑑𝑖𝑐𝑒𝑚𝑏𝑟𝑒, 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑟𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒𝑟𝑠𝑎𝑣𝑎 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑡𝑟𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑝𝑒𝑑𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑎𝑣𝑒𝑟 𝑐ℎ𝑖𝑢𝑠𝑜 𝑙’𝑒𝑠𝑒𝑟𝑐𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑚𝑒𝑟𝑐𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑔𝑒𝑠𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑛𝑒𝑙 𝐼𝐼 𝑚𝑢𝑛𝑖𝑐𝑖𝑝𝑖𝑜 𝑑𝑎 𝑎𝑛𝑛i. 𝑃𝑜𝑖 𝑑𝑒𝑐𝑒𝑑𝑢𝑡𝑜 𝑎𝑙 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑐𝑙𝑖𝑛𝑖𝑐𝑜 𝑈𝑚𝑏𝑒𝑟𝑡𝑜 𝐼 𝑑𝑖 𝑅𝑜𝑚𝑎 𝑑𝑜𝑝𝑜 14 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑎𝑔𝑜𝑛𝑖𝑎.

𝐎𝐁𝐈𝐄𝐓𝐓𝐈𝐕𝐎
Chiediamo #Città30 perché vogliamo più sicurezza stradale, meno inquinamento, condivisione dello spazio pubblico per una migliore qualità della vita.

La Campagna #città30subito è promossa da FIAB Italia, Legambiente Onlus, ASvis – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile , Kyoto Club, VIVINSTRADA, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, AMODO – Alleanza Mobilità Dolce ed è condivisa con associazioni locali e cittadini che sentono l’esigenza di una rivoluzione nella sicurezza stradale in ambito urbano e chiedono #Città30, 𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞!