Stop al “Nuovo Codice della Strage”. Mobilitazioni nazionali: a Roma appuntamento il 10 marzo, ore 11, in Piazza Santi Apostoli.

Stop al “Nuovo Codice della Strage”. Mobilitazioni nazionali: a Roma appuntamento il 10 marzo, ore 11, in Piazza Santi Apostoli.

Quando:
10 Marzo 2024@11:00–12:00
2024-03-10T11:00:00+01:00
2024-03-10T12:00:00+01:00
Dove:
Piazza Santi Apostoli
Contatto:
info@biciliberatutti.org

 

Roma, Domenica 10 Marzo alle 11:00 a Piazza Santi Apostoli

Il presidio “𝗦𝗧𝗢𝗣 𝗔𝗟 𝗡𝗨𝗢𝗩𝗢 𝗖𝗢𝗗𝗜𝗖𝗘 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗦𝗧𝗥𝗔𝗚𝗘”, all’interno della 𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲
contro la revisione del Codice della Strada proposta dal Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti.

 

Può una riforma del Codice della Strada peggiorare la sicurezza?
🔴 La risposta è si. Per questo Associazioni e cittadini romani hanno indetto un presidio. Tute bianche macchiate di sangue e maschere senza volto rappresenteranno la violenza subìta dalle vittime che ci sono state, e quelle che ci saranno in assenza di norme che tutelino davvero la vita delle persone.
Roma si mobilita, insieme a quasi 30 città in Italia, per fermare questa revisione del Codice della Strada, proposta dal MIT, che è attualmente in discussione in Parlamento, e ribadire “Stop al Nuovo Codice della Strage”.
Cittadini, Istituzioni, Associazioni. Chiamiamo tutti ad aderire partecipando alla mobilitazione in opposizione ad una riforma che:
– E’ contro la mobilità sostenibile, in particolare ciclabile poiché indebolisce regole e infrastrutture che tutelano la sicurezza degli utenti più vulnerabili;
– Non incide sulle principali cause di violenza sulle strade, prima fra tutte la velocità eccessiva;
– Limita pesantemente l’autonomia dei Comuni su controlli, gestione della mobilità, ZTL, aree pedonali, sosta regolamentata, accentrandola al Ministero anche tramite norme delegate.
Una riforma pesantemente insufficiente nel prevenire le principali cause di morte: velocità, guida distratta e mancata precedenza ai pedoni.
Una riforma che da una parte promuove “misure-vetrina”, come l’inasprimento di alcune pene per la guida in stato di ebbrezza, e dall’altra strizza l’occhio a chi vìola sistematicamente le regole.
Misure inefficaci e dannose che non migliorano ma addirittura aggravano l’insicurezza delle persone mettendo a rischio la salute pubblica, alimentando il conflitto stradale e limitando gli strumenti di controllo.
La riforma, a dire del Ministro, è fatta “per salvare vite”, ma di fatto alimenta la strage sulle strade.
La richiesta delle Associazioni e dei Cittadini è una: città vivibili e strade sicure, perché la sicurezza stradale ha un’altra direzione.
“Stop al Nuovo Codice della Strage” è promossa dalla piattaforma #Città30Subito a cui si uniscono associazioni e attiviste/i di tutta Italia.

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